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Coltivare futuro

28 Nov 2019 16:30

CONFERENCE

La grande sfida della nostra era è riuscire a preservare il pianeta, nutrendo l’uomo in modo sano e avendo cura per ecosistema che lo accoglie.

Nella società post-industriale e globalizzata in cui viviamo, la rivoluzione digitale che sta stravolgendo i nostri stili di vita, ci impone di ri-imparare a comprendere il valore dell’ alimentazione.
Mangiare è un atto essenziale per la vita dell’uomo, ma richiede coscienza e consapevolezza.

Laboratori tra scienza e vita per crescere comunità sane, inclusive e resilienti dove agricoltura urbana, scienza in cucina, modelli di economia circolare, orti edibili, scarti, strumenti di fabbricazione digitale e food diplomacy diventano gli ingredienti per coltivare il futuro.

PROGRAMMA
16.30 – Registrazione e visita dei laboratori
La relazione tra uomo, ambiente, tecnologia e cibo come motore di cambiamento e strumento chiave per creare un mondo più sano e sostenibile.
Visita del Future Food Living Lab un viaggio dell’uomo (produttore e consumatore) attraverso la NATURA, gli OCEANI, la CULTURA, le SCIENZE e la TECNOLOGIA.

17.30 – Benvenuto a cura di Sara Roversi, Fondatrice del Future Food Institute

17.40 – Keynote di Stephen Ritz, Direttore del National Health, Wellness and Biodiversity Center di New York e ideatore di Green Bronx Machine, nominato “City of food master” al Bologna Award – Sustainability & Food 2017.
Stephen Ritz è “l’insegnante più amato degli Stati Uniti”. Colui che coltiva menti per costruire il futuro, disegnando un modello scolastico che utilizza l’agricoltura urbana come strumento in relazione agli indicatori chiave di rendimento scolastico, crescendo studenti sani e scuole sane per trasformare comunità, anche le più frammentate ed emarginate, in quartieri inclusivi e fiorenti.
Lui e i suoi studenti hanno coltivato più di 27mila chilogrammi di ortaggi nel Sud del Bronx e, nel frattempo, Stephen ha spostato la frequenza scolastica dal 40% al 93% e ha contribuito a fornire 2.200 posti di lavoro per giovani nel Bronx, uno dei quartieri d’America con il più alto tasso di criminalità e povertà e, per l’enorme disponibilità di junk food (cibo spazzatura), una delle comunità più afflitte da obesità infantile, diabete, malattie cardiache e insicurezza alimentare dello Stato di New York. Trasferito alla Community School 55, conosciuta come la “peggior scuola” della città, l’insegnante di scienze ha coinvolto alunni con profondi disagi emotivi in corsi di giardinaggio, che hanno aiutato circa 2.200 ragazzi a trovare lavoro. “Oggi per questi studenti, creare serre e giardini sui tetti della metropoli è diventata una fonte di reddito. Una pratica che ha ridisegnato il volto dei quartieri più malfamati, rendendoli accoglienti e sostenibili”, racconta l’insegnante a Redattore Sociale. Con i suoi studenti ha infatti fondato la “Green Factory Box”, una startup che trasforma spazi abbandonati e soffocati dai rifiuti in spazi verdi e fattorie verticali, fornendo cibo biologico e valore per l’intera comunità. Un’esperienza che ha portato negli anni passati la scuola del Bronx alla Casa Bianca, ricevuta dal Presidente Obama e fatto entrare l’insegnante nella Top Ten del Global Teacher Prize.
Oggi il suo curriculum viene utilizzato in centinaia di scuole negli Stati Uniti, dalla Colombia a Dubai, dal Canada al Cairo, a Doha e oltre.

18.00 – Panel: Coltivare il Futuro
Sara RoversiFuture Food Institute
Stephen RitzGreen Bronx Machine
Lisa LanzariniCampuStore
Angela Sofia Lombardo, ProgrammaBol

18.45 – Conclusioni

19.00 – Climate Smart Aperitivo
Aperitivo a impatto zero a cura di José de la Rosa e del suo Future Food Alchemist Team

Appuntamento a giovedì 28 novembre alle 16:30, vi aspettiamo!

L’iscrizione all’evento è gratuita tramite Eventbrite ed è effettuabile a QUESTO LINK